luglio 21, 2017 2 min leggi
Quel posto indimenticabile ...
Non riesco a prenderlo fuori di testa.
Non aveva nome. Non c'è un villaggio per notare la posizione. Non avevo la bussola per contrassegnare le coordinate.
Ma sono sicuro che potrei riconoscerlo anche nel mio sonno.
È il posto di riposo. È la destinazione. Sembra che sia il posto che ho viaggiato per tutta la mia vita. È dove ho perso la mia anima.
L'aria, la luce del sole da dietro il muro di roccia dell'Himalaya, le taglie relative e il restringimento del mio corpo, le montagne, il cielo e l'immaginario oltre - tutti hanno reso surreale.
Ho una fotografia. Ho molte fotografie.
Ma non sono sicuro di voler vederli di nuovo ...
"Chedo Toh Woh Shola Hai - Choo Lo Toh Bas Shabnam Hai ...." Parole da una bella canzone che descrive il mio non volendo disturbare quella memoria "mentre lo insegui, sembra essere una fiamma o una scintilla - ma quando finalmente tocchi non è nient'altro che una goccia di rugiada"
A volte quando guardi le fotografie, invece di rivivere i ricordi, perdiamo le emozioni eteree attaccate a loro ...
A volte quando rivisita un posto prezioso, perde l'alone che la memoria ha conferito.
Non sempre. Ma a volte, quindi è un rischio da rivisitare.
Forse è per questo che nei 7 viaggi successivi a quella regione ho evitato di andare in quel particolare punto prezioso. La regione stessa è noiosa da raggiungere e quel punto avrebbe avuto bisogno di poche ore da visitare. Ma non l'ho fatto.
Subconscio Ho paura di perdere quello che avevo trovato lì?
Ma a volte il desiderio è così consumato che diventa necessario raggiungere nuovamente una volta. E così ho tirato fuori le foto.
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E forse rivisiterò. Quel punto in cui la mia anima ha trovato la sua destinazione.
E divenne uno con l'universo. Ho perso il "I".
Atma Parmatma. Informe. Senza pensieri. E ha assunto di nuovo il modulo "intero".
Perfettamente uno con l'universo. Per quei pochi momenti. Vissuto in quella memoria.
E poi la vita reale mi ha risucchiato nella sua piega.
Quei momenti che ho lasciato indietro - tornerò e li guarderò. Sotto le rocce. Su quel letto del fiume secco. Nei crepacci di quelle montagne. Da qualche parte là fuori forse la mia anima sta fluttuando nella leggera brezza himalaya nella luce del sole delicato e nelle ombre di montagna agghiacciante. soddisfare. soddisfatto. silenzioso. Sto solo facendo. Vivere quell'unità con l'universo.
* Queste parole forse non hanno senso a meno che l'esperienza non sia stata sperimentata. E quelli che hanno vissuto quel momento riconoscerà la sublimità contenuta in queste parole. Quelli che non li troveranno vuoti e persino whacko! - Come diciamo a Mumbai "Cosa fare! ?? !!"
jm.
Luglio 2017.
Il post Quel posto è apparso prima su The Art Blog di wovenscouls.com.
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